De Sade
 
Dolmance'  Io non so cos’è il cuore, chiaro? chiamo così solo la debolezza d’animo. Quando sto bene e mi sento sicuro non mi svia mai, questo cuore; ma se mi sento vecchio, ipocondriaco o vile? allora mi inganna; allora mi dice che sono sensibile, quando in fondo non sono che debole e pauroso. Si piange perché si ha paura, e proprio la paura trasforma i re in tiranni. Ah! abbiate fede, Eugenie, abbiate fede che i piaceri che conoscono la lucidità e la distanza hanno molto più valore dei piaceri sgorgati dal sentimento; i sentimentali sanno toccare il cuore solo sempre nello stesso punto, ma non conoscono il piacere di sollecitarlo e sconvolgerlo in ogni suo punto. I sentimenti leciti, insomma, procurano un godimento nemmeno paragonabile a quello di un cuore pieno aperto a seduzioni ben più piccanti e soprattutto pronto al piacere senza prezzo del rompere i freni sociali e capovolgere le leggi.

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