Dolmance' | ... per far funzionare al meglio la signora utilizzata nel modo in questione, la si deve disporre bocconi al limite del materasso, le natiche belle aperte, la testa giù in basso il più possibile. Il fottitore, dilettatosi un istante della prospettiva del bel culo che gli si presenta, dopo averlo tastato, manovrato, qualche volta persino stimolato, punto, morsicato, inumidisce con la bocca il gentil buchetto che si accinge a perforare, e predispone l’ingresso con la punta della lingua: bagna altrettanto il suo ordigno con della saliva o dell’unguento e soavemente lo porge al buco che vuole riempire; con una mano lo conduce, con l’altra divarica i glutei oggetto del suo godere; nell’attimo in cui sente il suo membro penetrare, deve spingere con ardore, facendo molta attenzione a non perdere terreno; qui a volte la donna soffre, se è ancora immacolata e fresca; il fottitore deve continuare ad affondare il suo pene grado per grado, finché non abbia finalmente raggiunto la meta, ovvero finché il pelo del suo arnese sfreghi esattamente i bordi dell’ano dell’oggetto che lui incula. Segua poi la sua strada con prontezza; tolte le spine non restan che le rose. Ricco di voluttà, lancerà presto in fondo al culo un dardo di sperma tanto lungo quanto compatto. |
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